Continuiamo a parlare di alimentazione e gonfiore addominale, questa volta (come anticipato nel precedente articolo), vediamo quanto glutine e latticini possono influire a livello intestinale ed essere a volte la causa o il semplice aggravamento di un’infiammazione intestinale.

Il glutine

È la proteina principale dei cereali, non tutti i cereali hanno glutine, ma la maggior parte: frumento, farro, orzo, segale, avena (a me no che sia deglutinata), kamut, spelta. Il glutine è formato da gliadina e glutenina. Le peptidasi (enzimi preposti alla digestione delle proteine) gastriche e pancreatiche scindono la gliadina in più frammenti polipeptidici. Alcuni di questi frammenti hanno un effetto tossico per le cellule, altri favoriscono il rilascio della zonulina, altri ancora quello di molecole pro-infiammatorie.
Il rilascio di zonulina, soprattutto quando l’intestino è già infiammato, (ad esempio nei soggetti sensibili o in chi soffre di patologie intestinali) può portare alla Leaky gut syndrome anche detta sindrome da intestino colabrodo: un intestino iperpermeabile. La mucosa gastrointestinale è composta da cellule epiteliali che sono strettamente connesse tra di loro da giunture ben serrate (tight junctions), ed è protetta da batteri (microbiota), anticorpi, secrezioni. La zonulina agisce proprio a questo livello, allentando queste giunzioni tra le cellule epiteliali causando così il passaggio di molecole indigerite a livello della barriera intestinale. Questo causa alterazione del microbiota intestinale, infiammazione locale con possibile gonfiore, meteorismo associato a disbiosi intestinale, ma anche acne, spossatezza e mal di testa: la cosidetta sensibilità al glutine (diversa dalla celiachia).

Il lattosio 

Il discorso fatto per il glutine non segue le stesse linee di quello che stiamo per fare per il lattosio, poiché quest’ultimo è causa unicamente di intolleranza.
Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e negli alimenti da esso derivati. Questi ultimi lo contengono in misura variabile: il Parmigiano reggiano, ad esempio, ne è privo. Affinché venga metabolizzato c’è bisogno dell'enzima lattasi, in grado di scindere il lattosio nelle sue due componenti, il glucosio e il galattosio. Quando il lattosio non viene scisso e quindi metabolizzato, è causa di infiammazione intestinale, con conseguente effetto di gonfiore, flatulenza, meteorismo e disbiosi intestinale ovvero alternanza di periodi di stipsi e episodi invece diarroici.

Tutta questa premessa per dirvi quindi che se accusate sintomi intestinali tra quelli elencati, potrebbe risultare molto utile dare una ripulita alle vostre abitudini alimentari, ricordate sempre che a fare è anche l’effetto accumulo: è possibile che se uno giorno “sgarrate” non stiate male, soprattutto se la sensibilità al glutine o l’intolleranza al lattosio non è forte, ma se capitasse qualche giorno di seguito potrebbe essere un problema. 

Prestate attenzione ai segnali che il vostro corpo vi manda perchè il corretto funzionamento del vostro intestino è fondamentale per il benessere generale dell'intero organismo.